Il palazzo che ospita la residenza oggetto dell’intervento è l’antica dimora di una fra le più antiche famiglie di Bologna, i Pepoli, che ebbero un ruolo di primo piano nella vita economica politica della città già dagli inizi del XIII secolo.
L’edificio comprende parti costruite in periodi diversi ed è contraddistinto da un’austera architettura merlata, iniziata per volere di Taddeo Pepoli nel 1334 e portata a termine nel 1420 dai nipoti Galeazzo e Guido.
Allo stato di fatto precedente i lavori, l’articolazione interna dei locali dell’appartamento non risultava particolarmente funzionale in termini di distribuzione e ottimizzazione dell’uso degli spazi in relazione alle possibilità che l’unità immobiliare realmente offriva e alle esigenze del committente. Il progetto di rilettura degli ambienti interni si è basato su una logica di rispetto delle stratificazioni e di conservazione e valorizzazione dei caratteri propri dei locali esistenti, tendendo tuttavia a migliorarne le possibilità di fruizione, riqualificandoli dal punto di vista funzionale e tecnologico in relazione alle esigenze attuali del vivere contemporaneo.
Oltre alla nuova distribuzione, finitura ed arredamento degli spazi interni è stato realizzato il restauro dei pavimenti, degli infissi e delle superfici, con attenzione particolare ai fregi riccamente decorati con pitture murali e ai cassettonati lignei dipinti.
